Viaggio in Turchia alla ricerca di nuovi travertini

Viaggio in Turchia alla ricerca di nuovi travertini, marmi e pietre

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01/01/2024 – L’arrivo

Nuovo anno e nuove esperienze, l’ennesimo viaggio in Turchia abbia inizio, in una tiepida mattina di inverno. Tante aspettative che spero non vadano deluse. Intanto godiamoci il viaggio che decido di iniziare in modo lento, dopotutto è giorno festivo oggi, con un treno intercity fino alla stazione centrale di Bologna. Salgo sulla carrozza n. 4 dell’INTERCITY 604, mi siedo su una comoda poltrona, sento il fischio che comunica la chiusura delle porte… si parte. Le stazioni si susseguono una dopo l’altra, Bologna centrale arriva presto e raggiungere l’aeroporto è un attimo in navetta.

Il mio primo volo PEGASUS AIRLINE farà scalo all’aeroporto Sabiha Gockcen di Istanbul, dedicato alle compagnie aeree low cost. Quello che salta subito all’occhio appena atterrato è che le decine di aerei presenti sono tutti di compagnie turche, PEGASUS e ANADOLUJET.

Quello che è lampante ma che già sapevo da tempo vista la mia frequenza da queste latitudini è che la Turchia ha saputo investire in questo importante mezzo di trasporto. Infatti anche la compagnia di bandiera, la TURKISH AIRLINE che fa scalo nel più importante e moderno aeroporto di Istanbul costruito da pochi anni, ha una flotta invidiabile, al pari di di altre importanti compagnie mondiali, che unita a quelle low cost danno una copertura nazionale e internazionale capillare. Grazie anche a questo la Turchia è riuscita ad aumentare la sua ricettività turistica in maniera massiccia, chissà se anche l’Italia sapesse sviluppare una flotta aerea come questa che risultati raggiungerebbe a livello turistico, con un patrimonio ambientale, culturale, gastronomico invidiato in tutto il mondo.

Dopo qualche ora di attesa in cui ho gustato una buona PIDE (la pizza in versione turca), ecco la coincidenza che mi porterà a Denizli, la città in cui farò tappa e inizierà la giornata di domani per fare le prime visite di cave e fabbriche locali, è la più importante zona di estrazione del travertino turco.

Alla fine del mio viaggio, compresa un’ora di trasferimento dall’aeroporto all’hotel sono le 2.00 locali, per oggi può bastare è ora di dormire.

02/01/2024 – Le prime visite a fabbriche e produttori di lastre e marmette

Dopo una discreta colazione continentale, mi preparo per uscire e attendo Ethem, che mi accompagnerà nei luoghi che visiterò. Oggi giornata uggiosa, dalla finestra della mia camera, vedo nebbia e fastidiosa pioggia che credo ci accompagnerà tutto il giorno, ma chi se ne frega, al lavoro.

Visitiamo una, due, tre e altre fabbriche e produttori di lastre e marmette, raccogliendo informazioni utili, scatto foto di campionature, non ci fermiamo neppure per mangiare all’ora di pranzo, non c’è tempo dobbiamo finire tutte le visite programmate, domani partiremo per Bucak.

Fine giornata, 7 visite fatte e 12 the bevuti, è ora di mettere anche qualcosa di solido sotto i denti, per poi dirigersi diretti in hotel e farsi sentire da quelli di casa, che indaffarati ognuno nelle proprie cose non sentono la mia mancanza, ma forse vorranno almeno sapere se sono vivo… e sì che sono vivo.

03/01/2024 – Trovo il travertino che stavo cercando

La seconda giornata di visite inizia da dove abbiamo finito ieri, da Denizli. Io e il mio compagno di viaggio Ethem andiamo alla ricerca dei prodotti da inserire nel nuovo catalogo 2024 MARMOSHOP e cioè quelle che chiameremo JUMBO SIZE, ovvero quei pavimenti in travertino con misure EXTRA LARGE che ultimamente vengono richieste sempre più, quindi 100×100, 120×120 o in formato rettangolare 120×60. Tre visite molto costruttive dove trovo quello che fa al caso mio, discorso chiuso, inutile cercare altro, ho quello che cerco!

A questo punto decidiamo di dirigerci verso Burdur/Bucak, zona di produzione non più dei travertini come Denizli ma marmi Beige che in Turchia per quelli del settore la parola BEIGE non identifica un colore ma il tipo di pietra ………strano no? Un beige può essere anche nero.

Due ore e mezzo di macchina che passano velocemente. Amo guidare ma in questo caso sono a fianco, mi posso permettere di scrutare il paesaggio. Fuori Denizli passiamo a fianco del lago Acigol, all’apparenza un normalissimo lago, se non chè scorgo cumuli di sale ai lati, Ethem mi conferma essere un lago salato. Arrivati a Burdur iniziano le visite, 5 fabbriche ma ho perso il conto dei the bevuti oggi.

La giornata giunge al termine e siamo di nuovo a stomaco vuoto, del pranzo non c’è traccia. Ci fermiamo al primo ristorante per mangiare, il bello della Turchia è che non ci sono orari sempre aperti e accoglienti, per poi proseguire verso Afyon, altre due ore e trenta di macchina. Per oggi può bastare, solita telefonata alla famiglia poi nanna.

04/01/24 – Visita al polo produttivo di Afyon

Ultimo intenso giorno di visite, ne facciamo 10… thè a fiumi. Stasera si rientra a Denizli in macchina e domani mattina prestissimo si rientra.

Quello che mi è rimasto più impresso di questa giornata è la crescita del polo produttivo di Afyon. Questa è una zona che ho sempre frequentato poco e l’ultima volta in cui sono venuto non la ricordo proprio, ma assieme a innumerevoli piccole fabbriche artigiane che si occupano del mercato interno, ci sono decine di grandi aziende che esportano in tutto il mondo il proprio prodotto, blocchi, lastre, pavimenti e realizzano progetti importanti. Attività che fino relativamente poco tempo fa erano solo discrete aziende e che ora potrebbero essere trasferite nei più importanti distretti marmiferi del mondo senza sfigurare.

Ho visitato eleganti showroom in cui si espongono lastre di alta qualità, materiali colorati, venati, onici e quant’altro. Troppo spesso quando si parla di certi paesi si tende a snobbarli, considerarli un passo indietro, ma tu stai a vedere che quel passo prima o poi lo fanno più lungo…

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